
Roma, 11 gen. (Adnkronos) - La GdF ha sequestrato beni per poco meno di 5 milioni di euro al produttore televisivo Alberto Tarallo, indagato dalla Procura di Roma per falsità in testamento olografo e falsità in scrittura privata. Secondo l’accusa per procurarsi un ingiusto profitto patrimoniale, arrecando un danno agli eredi legittimi, avrebbe scritto un falso testamento del compagno e sceneggiatore Teodosio Losito, imitandone la calligrafia e la firma, in cui veniva nominato erede universale di tutti i beni e dopo la morte di Losito, trovato senza vita nella sua casa romana l'8 gennaio 2019, lo avrebbe depositato dal notaio, acquisendo la titolarità di tutti i beni. Fra i beni sequestrati al fondatore della società Ares ci sono auto, immobili e terreni. Secondo la perizia disposta dai magistrati, la calligrafia sul testamento e su tre lettere datate tra dicembre 2018 e l’8 gennaio 2019 (giorno della sua morte), non sarebbe quella di Losito ma quella di Tarallo. Intanto in Procura a Roma era già aperta da mesi un’inchiesta per istigazione al suicidio sulla morte di Losito. Il pm titolare dell’inchiesta, Carlo Villani, nei mesi scorsi ha ascoltato vari testimoni fra cui Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Giuliana De Sio, Nancy Brilli, Barbara D’Urso e Manuela Arcuri.
Leggi anche