
Roma, 18 ott. - (Adnkronos) - "Conosco molto bene Elnaz Rekabi, è un'atleta di livello, mi spiace moltissimo quanto le sia capitato dopo la gara in Corea. Ci stiamo interessando come federazione al suo caso per quanto sia possibile fare. Sentirò nelle prossime ore il presidente Giovanni Malagò e mi auguro che il Coni, insieme al Cio possa fare qualcosa per liberarla, anche se la vedo molto dura". Lo dice all'Adnkronos Davide Battistella, presidente Fasi, la Federazione arrampicata sportiva italiana, in merito al caso dell'iraniana Elnaz Rekabi che aveva sfidato il regime gareggiando senza velo in una gara internazionale in Corea e secondo alcune fonti detenuta nel carcere di Evin, una volta rientrata in Iran. "Dalle notizie che ho, le autorità iraniane avrebbero preso in ostaggio il fratello e quindi Elnaz è stata costretta a rientrare nel suo Paese -prosegue Battistella-. Immagino che lei dopo quanto fatto non sarebbe mai rientrata di sua spontanea volontà. La situazione è molto delicata, penso che si possano ottenere risultati concreti cercando di fare la maggior pressione mediatica possibile, non spegnere le luci su questo caso".
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