
Napoli, 17 mag. - (Adnkronos) - Un opificio attrezzato per la produzione di capi d'abbigliamento con falsa dicitura "made in Italy" è stato scoperto dalla Guardia di Finanza a San Giuseppe Vesuviano (Napoli). I finanzieri della compagnia di Ottaviano hanno sottoposto a sequestro circa 116 milioni di articoli tra capi di abbigliamento, semilavorati e accessori, ed etichette pronte per essere apposte sui capi. All'interno dell'opificio, gestito da due imprenditori di origine cinese, sono stati inoltre sorpresi 7 lavoratori in nero, di cui 3 bengalesi in stato di clandestinità. Nel corso del controllo, le Fiamme gialle hanno accertato che la ditta non aveva effettuato le previste comunicazioni autorizzative per l'avvio delle attività, operando in assenza delle prescrizioni previste in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e relative al corretto smaltimento dei rifiuti. Nello specifico, oltre al fabbricato di mille mq, i militari hanno sottoposto a sequestro 115.900.100 accessori per la produzione di capi d’abbigliamento, 1.120 km di stoffa in rotoli, 142.800 cartellini con indicazione “Made in Italy” e 116mila metri di elastici per capi di abbigliamento. Più di 180mila sono risultati i capi di abbigliamento già assemblati e, dunque, sottoposti a sequestro: gli stessi erano pronti per essere immessi sul mercato, privi di qualsiasi documentazione originale atta ad attestare la legittima provenienza e a garantirne tracciabilità e qualità. I restanti prodotti erano invece in via di confezionamento. Sono stati sequestrati anche gli scarti di lavorazione, pari a oltre 6mila kg di rifiuti speciali, che sarebbero stati smaltiti illegalmente. I due imprenditori sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria per i reati di produzione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci, ricettazione, sfruttamento dell’immigrazione e del lavoro nero e mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro e gestione dei rifiuti.
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