
Roma, 12 giu. (Adnkronos) - "Con Berlusconi è nata un’Italia che vedeva smarrite le ragioni del lungo cammino democratico, dal secondo dopoguerra a Tangentopoli, e chiedeva una risposta di continuità all’insegna tuttavia di un nuovo approccio comunicativo, con la trasformazione dei canoni tradizionali della politica”. Questo il commento di Giuseppe Fioroni, ex ministro della Pubblica Istruzione nel secondo governo Prodi e leader oggi di “Tempi Nuovi - Popolari Uniti”. “Egli ha rappresentato l’immagine più viva e seduttiva di quella combinazione di fattori per la quale “moderazione e modernità” hanno modellato il profilo del centro-destra di governo”. Fioroni ha poi continuato: “Chi pure ha contrastato negli anni la politica di Berlusconi - e tra questi indubbiamente i cattolici democratici e popolari - non può non riconoscere che l’attenzione ai sentimenti e agli umori dell’Italia profonda ha dato, non a caso, forza e prestigio alla sua leadership. È stato certamente un uomo politico sui generis - va detto con rispetto - che non hai mai ceduto alla tentazione di fare del potere un mezzo per umiliare gli avversari. Gli si deve il merito di aver trasmesso agli italiani, anche nei momenti più difficili della vita civile ed economica della nazione, il senso dell’ottimismo come arma vincente rispetto allo scoraggiamento o peggio alla rassegnazione”. In conclusione, l’ex ministro ha voluto esprimere ai famigliari, agli amici personali e di partito le sue più sentite condoglianze. “Non potremo non ricordarci di Silvio Berlusconi, anche noi schierati a lungo nell’altro campo, consci comunque della sovrabbondanza di una eredità complessa”.
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