
Roma, 17 gen. - (Adnkronos) - Sul palco dell'Ariston ci salirà per la prima volta e farà un esordio in grande stile, direttamente tra i big. E' Maninni, all'anagrafe Alessio Maninni, giovane cantautore pugliese (classe 1997), che quest'anno è tra gli artisti in gara alla 74esima edizione del Festival di Sanremo con il brano 'Spettacolare' (Columbia Records\Sony Music Italy) che lui definisce, a livello sonoro, "una ballata pop-rock". "L'adrenalina è tanta" commenta Maninni che all'Adnkronos racconta cosa vuole dire per lui il Festival di Sanremo e come sta vivendo questi giorni di preparazione e prove. "Per me il palco dell'Ariston vuol dire innanzitutto storia e tradizione e, poi, diciamolo chiaramente, è un trampolino di lancio". Si tratta, dunque, "di un'opportunità enorme che mi dà la possibilità di affacciarmi al grande pubblico. Per questo - aggiunge il giovane cantautore - me la voglio giocare nel miglior modo possibile".La reazione all'annuncio di Amadeus del suo nome tra i big in gara è diventata subito virale sui social: "ovviamente ci speravo ma non me l'aspettavo. E' stato incredibile anche perché arrivati all'annuncio del 25esimo nome in gara, e ne mancavano solo due, le mie speranze erano praticamente finite". Già, perché sono 27 i big annunciati in gara da Amadeus all'inizio di dicembre, ai quali si sono poi aggiunti i 3 provenienti da Sanremo Giovani. "Quando invece ho sentito il mio nome c'è stata una scarica di emozioni assurda", racconta il cantautore pugliese.Definito dalla stampa come "l'oggetto misterioso di questo Festival" e "la scommessa di Amadeus", Maninni sente un po' di pressione: "è chiaro che ho un senso di responsabilità maggiore perché, ovviamente, non posso e non voglio deludere le aspettative e non voglio deludere Amadeus che ha creduto in me, in questo progetto e in questa canzone". Canzone, 'Spettacolare' (co-scritto da Maninni con Giovanni Pollex, Roberto William Guglielmi, Francesca Xefteris e prodotto da Enrico Brun e Marco Paganelli), che era già stata presentata l'anno scorso ma che non ha subíto restyling: "testo, struttura e melodia sono rimasti uguali; solo qualche modifica dal punto di vista del sound". Un sound che incontra per la prima volta l'orchestra della kermesse musicale italiana per eccellenza: "provare con l'orchestra di Sanremo è stata un'emozione incredibile. Quando è partita la strumentale prima che iniziassi a cantare durante le prove ho avuto un nodo alla gola ma sono una persona un po' orgogliosa e cerco di non piangere mai in pubblico". E Maninni si prepara anche alla serata cover che definisce molto importante: "farsi conoscere con la canzone di qualcun altro è molto più difficile. Per questo, nella serata cover, ho intenzione di mostrarmi al 100% e, soprattutto, voglio emozionare".Quest'estate Maninni ha aperto alcune date del tour estivo dei The Kolors e adesso si troveranno a dividere anche il palco dell'Ariston: "è stato incredibile. Con loro (i The Kolors, ndr.) ci siamo visti per la prima volta quest'estate per l'apertura dei loro concerti e abbiamo subito legato. Poi ci siamo rincontrati alla serata di capodanno su Rai1 e adesso al festival di Sanremo. E' diventata quasi una persecuzione", scherza Maninni che aggiunge: "sono dei ragazzi fantastici. Forse ci portiamo fortuna a vicenda".Quanto agli altri brani in gara: "non ho avuto modo di ascoltarli perché sono tutti molto riservati. Posso dire però che in gara ci sono degli artisti che ho sempre stimato e ritrovarmi in gara con loro è un onore. Penso ai Negramaro, a Loredana Bertè, a Fiorella Mannoia...con loro non è una sfida. Poter dire sono dei miei colleghi è una figata. E' veramente bello". Dopo l'esordio sul palco più importante della musica italiana, Maninni debutta anche con il suo primo album, in uscita il 9 maggio che prende il titolo dalla canzone sanremese. "E' un album estremamente sincero e molto variegato. Ci sono canzoni che si possono ballare e altre che si possono cantare sotto la doccia. E' un Manini a 360 gradi, che cerca anche di esplorare in altri territori restando comunque fedele a se stesso. E' un album in cui credo tanto perché è totalmente autobiografico. C'è tutta la mia vita lì dentro". Non mancherà poi l''appuntamento con i live: "sono in programma ma non abbiamo ancora le date precise. In primavera, però, ci saranno sicuramente dei live nei club accompagnati ovviamente da band e non vedo l'ora. Avere l'opportunità di farlo è un grande privilegio", conclude l'artista. (di Loredana Errico)
Leggi anche