
Milano, 24 gen. (Adnkronos) - E' un movente "antisociale" per scardinare il sistema dall'interno "goccia a goccia, un caso alla volta" quello che la psicologa di 58 anni, indagata dalla procura di Milano per falso ideologico e favoreggiamento insieme una collega che lavora nel carcere di San Vittore, sarebbe animata. Già protagonista di una vecchia annotazione della polizia penitenziaria, è il pm Francesco De Tommasi, titolare dell'inchiesta su Alessia Pifferi, accusata dell'omicidio della figlia Diana di soli 18 mesi, a indagarla e perquisirla e ad accendere i sospetti che l'uso di colloquio "per fini difensivi", sia stato adoperato nei confronti di altre quattro detenute.Quattro casi che, secondo indiscrezioni, potrebbe aprire un vaso di Pandora visto che nella mani degli inquirenti ci sono circa due mesi di intercettazioni di colloqui e telefonate. La donna, a cui sono stati sequestrati documenti e anche una notevole quantità di farmaci su cui occorrerà fare approfondimenti, da anni lavorerebbe nelle strutture milanesi a contatto con detenute che, a suo dire, sono "vittime" di un sistema da cui vanno salvate. Una visione 'alternativa' della giustizia che l'avrebbe portata, in un caso, a parlare con una detenuta per "discutere della strategia difensiva" in vista dell'appello per l'omicidio del marito e nel caso della Pifferi a sottoporla al test psicodiagnostico Wais, non idonei per la donna e finalizzato a ottenere la perizia psichiatrica. Tra gli elementi sollevati dalla procura c'è anche "la telefonata che non ti aspetti" tra l'avvocatessa Alessia Pontenani, legale della Pifferi, e la 58enne psicologa in cui le due donne, riferiscono gli inquirenti, "si complimentano di avercela fatta", ossia di aver eseguito quel test sul quoziente intellettivo entrato nel processo alla Pifferi, imputata che di recente ha ottenuto dai giudici della corte d'assise di essere sottoposta a perizia per verificare la sua capacità di intendere e volere quando, nel luglio del 2022, ha lasciato sola in casa, per quasi una settimana, la figlia di 18 mesi. La Pifferi, anche l'avvocatessa risulta indagata per falso ideologico e favoreggiamento, sarebbe stata "manipolata" nelle risposte da fornire durante il processo, così da evitare una condanna che rischia di essere molto lunga.
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