"Doniamo il sangue". L'appello di Riccardo Rossi

cronaca
(Ter/Adnkronos)
AdnKronos
Palermo, 12 giu. (Adnkronos) - "Andiamo a donare sangue perché nel periodo estivo in varie parti d’Italia vi è una cronica carenza, in particolare a Catania, Messina, Palermo, Napoli, in Sardegna, Barletta, Foggia, Corato e già da adesso in tutta Italia vi è una grande mancanza di plasma, da cui si ottengono immunoglobuline come terapia salvavita per malattie come Miastenia Gravis, sindrome di Guillan Barrè, Steff Pearson che hanno deficit immunitari e sono anche degenerative". A lanciare l’appello è Riccardo Rossi, per tanti anni braccio destro di fratel Biagio Conte, il missionario laico morto due anni fa. “Gli ammalati bisognosi di sangue e dei suoi derivati – spiega Riccardo Rossi all'Adnkronos - nel periodo estivo soffrono di più per il caldo e perché i tempi di attesa per ricevere una trasfusione diventano più lunghi. In Italia manca il 30% del fabbisogno di plasma (anche in Europa vi è lo stesso deficit) e così ogni anno è costretta a comprarlo all’estero, soprattutto negli Usa, a prezzi elevati e, di conseguenza, il malato riceve spesso farmaci derivati del plasma a prezzi proibitivi, a volte impossibili". "Diventiamo donatori – invita Riccardo Rossi Piccolo Figlio della Divina Volontà di Palermo- Con questo atto d’amore, ci mettiamo nella condizione di fare e di ricevere del bene; a questo proposito Gesù dice a tutti noi: “Figlia/o mia chi vuol ricevere deve dare, il dare dispone la creatura a ricevere, e Dio a dare” (tratto da Libro di Cielo, volume 29, del 10 maggio 1931, vergato dalla serva di Dio Luisa Piccarreta). Non dobbiamo avere preconcetti nel donare sangue; anche io prima avevo paura degli aghi, avevo crisi di panico al solo pensiero, mi cullavo del fatto che facevo già tanto per gli altri, essendo un missionario impegnato nel sociale ( giornalista, già portavoce di Fratel Biagio a Palermo). Ma grazie allo stimolo di mia moglie Barbara, donatrice trentennale e alla fede sono diventato anche io un donatore di sangue, di plasma e di piastrine, con la consapevolezza che col mio gesto posso contribuire a salvare la vita di chi ha avuto un incidente, di chi ha bisogno di sangue, di chi fa trapianti, di chi ha il cancro, di chi ha malattie infettive, deficit immunitari, etc". "E così, grazie alla preghiera, che mi permette di essere fuso in Gesù, mantengo la calma, non guardo l’ago e penso solo al bene che posso fare; il piccolo dolore della puntura e le mie paure scompaiono e la gioia nel dare è grande”. "“Prima di andare in vacanza ricordiamoci di donare; - ricorda Riccardo Rossi- e per chi non lo ha ancora mai fatto, coraggio non esitate, donando sangue e i suoi derivati, plasma e piastrine, si salvano vite!”.

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