OLBIA. Classi negate per istituire pluriclassi, trasferimento coatto di alunni in altro istituto per "riempire" classi poco numerose, classi "pollaio" con oltre trenta alunni, indirizzi di studio non autorizzati per oltre una classe pur in presenza di iscrizioni soprattutto nei licei musicali e nelle scuole medie ad indirizzo musicale. E ancora, classi a tempo prolungato non autorizzate o classi a tempo pieno non autorizzate, scuole soppresse nei piccoli paesi e pendolarismo fin dalla scuola dell'infanzia. Sono questi i problemi che affliggono gli istituti scolastici nell'isola e che, questa mattina, col suono della prima campanella, studenti, genitori ed insegnanti si sono trovati di fronte. A dire il vero, i primi segnali del forte malessere che ha colpito tutte le scuole indistintamente è arrivato da qualche giorno dagli istituti che hanno iniziato le lezioni in anticipo. Oggi che tutti gli alunni della Sardegna hanno riaperto i libri, quelle che erano solo paure si sono trasformate in amara realtà.
A richiamare l'attenzione sulla situazioni di profonda crisi in cui versa il sistema scolastico isolano è stata la Cisl Scuola Sarda che, attraverso un comunicato stampa, rende noto che si "mobiliterà per far sì che ogni scolaro e ogni studente possa fruire del diritto alla studio, senza limiti imposti coattivamente. Per questo sollecita tutte le autorità che hanno la responsabilità istituzionale dell'istruzione in Sardegna, affinché i problemi siano affrontati seriamente e in modo sinergico per giungere a soluzioni che non penalizzino la cittadinanza e inducano ulteriore dispersione scolastica. Non consentiremo- si legge proseguendo nella nota stampa - che dopo qualche giorno tutto sia accantonato e posto nel dimenticatoio".
"Tutti i nostri alunni devono avere la scuola cui hanno diritto. Ci adopereremo in tutti i territori dell'isola per il conseguimento di questo obiettivo. Lotteremo insieme a famiglie, alunni e lavoratori della scuola fino a quando non saranno assegnate le risorse per risolvere le situazioni problematiche, di cui stiamo facendo la mappatura in tutta l'isola, per smentire la convinzione che questi siano vecchi problemi col gusto dell'irrisolvibile", conclude la nota della Cisl Scuola Sardegna.