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Olbia, Gdf sequestra un residence
Il proprietario era boss della Magliana

di Antonella Brianda


OLBIA. La Sardegna destinazione per vacanza di vip e gente comune e, stando a quanto emerso da un'indagine della Gdf di Roma, anche meta per investimenti fatti con capitale non proprio "pulito". Infatti, tra i beni che la Guardia di Finanza di Roma e i carabinieri del Ros hanno confiscato a Ernesto Diotallevi, uno dei capi storici della Banda della Magliana, figura anche un residence fronte mare a Olbia. Insieme ad un'abitazione di lusso in piazza Fontana di Trevi a Roma, auto, motociclette, quote societarie e conti bancari per un totale di 25 milioni di euro, Diotallevi aveva investito in Gallura. A seguito della richiesta del Dda, il Tribunale di Roma ha disposto il sequestro preventivo dei beni dell'ex boss capitolino. Dagli accertamenti fatti sul patrimonio di Diotallevi è risultato che l'uomo stava a capo di una realtà criminale "la cui manifesta pericolosità è da lungo tempo cristallizzata negli atti processuali di numerose inchieste giudiziarie che hanno fruttato l'accumulo illecito di proventi a tutt'oggi nella sua disponibilità ". Inoltre, sempre secondo gli accertamenti delle fiamme gialle romane, grazie alle capacità e l'esperienza criminale, Diotallevi è risultato essere ben visto anche all'interno degli ambienti di Cosa Nostra

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