
(AdnKronos) - "Sempre l’Osservatorio dell’Inps conferma il triste trend dei licenziamenti - snocciola i dati Fantinati - ben +3,4%, passando dai 490.039 agli attuali 506.938. Gran parte di questi per motivi disciplinari, passati da 47.728 a 60.817; e poi qualcuno si chiede ancora perché difendevamo articolo 18 e contestavamo le (inesistenti) tutele crescenti. Soldi pubblici, ben diciassette miliardi di euro gettati in decontribuzioni e bonus, senza i quali torna tutto come prima e anche peggio". "Alla faccia delle riforme strutturali, anche queste precarie, almeno in questo il governo Renzi è stato coerente. Eppure doveva essere la 'volta buona', e lo è stato - scrive il deputato M5S - ma solo per erodere i diritti dei lavoratori che oggi tra JobsAct e Riforma Fornero si trovano imprigionati in un mercato del lavoro infernale". "Mentre si continua a spostare l’attenzione da una parte all’altra, l’Italia affonda. L’Italia di Renzi e Gentiloni è quella fondata sui voucher, con cui puoi permetterti al massimo un pasto in un fast food. Infatti aumentano i poveri relativi e quelli assoluti: +141% negli ultimi dieci anni", scrive Fantinati fornendo altri numeri e accusando: "l’unica crescita che gli ultimi governi hanno saputo realizzare: la povertà degli italiani. L’undici gennaio la Corte Costituzionale deciderà sull’ammissibilità del referendum sul JobsAct. Se ci sarà la possibilità di andare al voto ed esprimere il parere del popolo sovrano sull’azione del governo, ricordatevi di questi numeri. Dopo il 4 dicembre prepariamoci a dare un altro schiaffone all’arroganza e alle prese in giro di questo esecutivo".
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