
(AdnKronos) - (Adnkronos) - "Per quanto riguarda questi strumenti - commenta l'assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan - il loro utilizzo è in crescita in continua, seppure rallentata, sui livelli già molto elevati registrati nel 2015. Come già ho avuto modo di sostenere nel maggio scorso, nel primo convegno che abbiamo promosso con dati scientifici, è evidente che qualcosa non funziona. Se i voucher hanno rappresentato una occasione di emersione di lavoro non regolare, al contempo non si può accettare che siano utilizzati per qualsiasi lavoro a prescindere, ma solo per i lavoratori occasionali, come, per esempio, in agricoltura, per i giovani che vanno a guadagnarsi qualche soldo lavorando in bar o in pizzeria, per gli insegnanti di ripetizione. Questi strumenti non creano buona occupazione, sono solo un palliativo. Vanno circoscritti, per evitare alcune distorsioni del mercato del lavoro".I dati Inps riferiti alle attivazioni di nuovi rapporti di lavoro dipendente nei primi 9 mesi del triennio 2014- 2016, invece, oltre che confermare il persistere di un trend di crescita del tempo indeterminato, consentono di apprezzare nel dettaglio l’impatto delle agevolazioni contributive in relazione alle attivazioni contrattuali effettuate nei primi nove mesi del 2015 e nei primi nove mesi del 2016. Per quanto riguarda le assunzioni, nei primi nove mesi del 2016 la fruizione dell’esonero contributivo (l. 208/2015) ha interessato il 27% dei nuovi rapporti di lavoro (circa 18.000 su 65.500); nel caso delle trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine l’incidenza è stata del 50% ed ha interessato 11.800 eventi su 23.500 totali. Nel complesso risulta aver beneficiato dell’esonero contributivo il 31% del totale degli accessi al tempo indeterminato (29.700 su 97.300) registrati nel corso dei primi nove mesi del 2016.
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