
(AdnKronos) - Nel Pd i fan del voto subito appartengono alla cerchia più vicina al segretario. L'area Franceschini, per dire, considera meno urgente la prospettiva del voto anticipato e appoggia il percorso ordinato delineato dal presidente Sergio Mattarella. "Al di là dei gruppi parlamentari, mi pare che questa voglia di andare al voto subito non ci sia nel partito, nei circoli del Pd -osserva Davide Zoggia della minoranza dem all'Adnkronos-. Si attenda la sentenza della Consulta e si metta il Parlamento nelle condizioni di lavorare con serenità a una legge elettorale per Camera e Senato". "La fiducia sull'Italicum è stato l'atto che ha diviso il Pd e il Parlamento. Si torni alla normalità", sottolinea Zoggia. Capitolo legge elettorale parte, Renzi al rientro si troverà sul tavolo anche le questioni organizzative interne al Pd. A partire della nuova segreteria. Entro la fine del mese la faccenda dovrebbe essere definita.Resta in pole l'idea di una segreteria plurale con l'innesto di alcuni amministratori. Si parla del sindaco di Bari, Antonio Decaro, quello di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, di Ercolano, Ciro Bonajuto. Nella squadra del partito dovrebbero entrare anche il ministro all’Agricoltura Maurizio Martina e l’ex sindaco di Torino, Piero Fassino, come responsabile Esteri. La prossima settimana poi potrebbero esserci già le prime iniziative sul territorio del segretario Renzi. Si parla di un paio di tappe.
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