Notizie Flash: 2/a edizione - L'economia (8)

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AdnKronos
(AdnKronos) - Roma. L'avvio della presidenza Trump ha portato un nuovo record per il Dow Jones: con una crescita del 10 % dalle elezioni di novembre infatti l'indice più popolare (ma per alcuni meno affidabile) di Wall Street si è portato sopra quota 20 mila punti. Un livello per certi versi inimmaginabile nel 2009, quando si dimezzò nel giro di un anno e mezzo, sotto la spinta della bolla immobiliare e della crisi finanziaria globale, toccando i 6500 punti. Ma la verità - hanno spiegato gli analisti della Birinyi Association - è che a dicembre il 'vero' Dow Jones ha superato ben altra soglia, ovvero quella dei 30 mila punti, il 50% in più del livello attuale. Una stranezza che si giustifica con un errore matematico compiuto in occasione della riapertura dei mercati, il 12 dicembre 1914, dopo uno stop di quattro mesi legato allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. La sequenza storica mostra un crollo del 24% dell'indice il giorno della riapertura a quota 56 punti, quando in realtà il DJ salì del 4,4% a 74,5 punti. La differenza si spiega con l'ampliamento da 12 a 20 titoli compiuto nell'ottobre 1916: in quell'occasione i dati post-1914 vennero ricalcolati ma senza tenere conto che il paniere di due anni prima era del 40% inferiore. Così il DJ, fatto ripartire da un livello più basso, è portato appresso una penalizzazione che oggi significa un valore 'reale' del 50% superiore.

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