
Palermo, 3 apr. (AdnKronos) - "Io non so cosa ci sto a fare qua, me lo dovete dire voi". "Il sindaco!". E' stata ufficializzata così, con una standing ovation in un noto albergo di Erice, la candidatura del senatore forzista Antonio D'Alì a sindaco di Trapani. Una pura formalità, dal momento che il nome del senatore azzurro circolava da molti mesi tra i probabili candidati a sindaco. D'Al' è a capo di una coalizione, denominata 'Progetto per il territorio', composta da Forza Italia, Partito socialista, Noi con Salvini e Noi per Trapani, movimento che rientra nel Movimento Sovranità. Uno scontro tra 'big' a Trapani, dove si candiderà anche il già due volte sindaco Domenico Fazio e attuale deputato regionale siciliano, che ha aperto nei giorni scorsi il comitato elettorale. Il Pd schiererà in campo Pietro Savona, che sta elaborando il suo programma di governo della città incontrando gli elettori. In corsa anche l’avvocato Giuseppe Marascia per il movimento “Città a misura d’uomo”. Diversi i punti del programma annunciato dal senatore D'Alì "per il rilancio di Trapani", dall'aumento di presenze turistiche nei prossimi cinque anni, alla rinascita di Erice. Ecco perché Forza Italia sostiene Luigi Nucci, alla candidatura del piccolo comune, tra i borghi più belli d'Italia. E ancora, sanità, cultura, povertà, viabilità, trasporti aeroportuali e ferroviari, piano regolatore, agricoltura, legalità e lotta alla mafia. "Dobbiamo alzarci e camminare con le nostre gambe", dice D'Alì. Ha ricordato ai suoi simpatizzanti che è stato il promotore dell'America's Cup a Trapani. "Doveva essere un punto di partenza, ma qualcuno l’ha resa un punto di arrivo", ha detto.
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