
Roma, 5 apr. (AdnKronos) - "Un sollecito riscontro da parte del ministero dei Trasporti sul tema dei corsi direttivi e sul collocamento della gente di mare, risposte precise sulla copertura dei costi e da Governo e Parlamento azioni concrete sui lavori gravosi e usuranti per il lavoro marittimo". È quanto chiedono unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti sui temi del settore marittimo spiegando che "occorre sanare tutte quelle lacune che penalizzano l'immagine di un settore importante per l'economia italiana in quanto gli attuali meccanismi non sono per niente adeguati agli interessi dei lavoratori e neanche del sistema Paese". Secondo le tre organizzazioni confederali dei trasporti, su corsi direttivi obbligatori per i marittimi "serve il riscontro formale della Commissione Europea in merito alle nostre osservazioni di merito per sgombrare il campo di applicazione da interpretazioni non corrette rispetto ai reali criteri che le norme internazionali impongono". "Le nostre osservazioni - sostengono infine Filt, Fit e Uiltrasporti - accendono un faro sui bisogni dei lavoratori e mettono le basi per una reale rivisitazione dei processi burocratici, amministrativi e operativi dell'intero comparto".
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