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Pedofilia: garante lombardo infanzia, se ne parla poco e male

cronaca
AdnKronos
Milano, 5 mag. (AdnKronos) - "Della pedofilia si parla poco e male. Bastano i numeri del materiale digitale diffuso in rete, soprattutto nel cosiddetto deep web, per denunciare una emergenza drammatica e sconvolgente. Ma l’attenzione va tenuta alta anche nell’ambito famigliare, dove purtroppo si consuma una percentuale importante di episodi e reati". Così il garante regionale lombardo per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza Massimo Pagani al termine del convegno 'Io ci sono, e voi?', organizzato a Palazzo Pirelli in occasione della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia, in collaborazione con l’associazione Sicura.Secondo il rapporto Meter 2016, lo scorso anno in Italia sono state segnalate alla Polizia postale 2 milioni di foto, 200mila video, 10mila siti internet. Nel 2016 i casi di abuso sessuale e pedofilia gestiti da Telefono Azzurro sono stati 301. "Le leggi ci sono - spiega la vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Sara Valmaggi - ma, come ha ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non bastano". Per combattere la pedofilia "è necessario creare consapevolezza, anche condividendo informazioni, come si sta facendo oggi in questo importante momento di confronto". Così come "è necessario ricordare che purtroppo il tema non è lontano da noi. Deve interessare tutti. Non si può ignorare".Annamaria Fiorillo, pubblico ministero presso il tribunale per i minorenni di Milano, di fronte all’aumento dei casi di abusi sui minori, ha sottolineato come "l’annunciata soppressione del tribunale del minorenni rappresenti un rischio perché verrebbe meno un presidio investigativo e giudiziario che ha fatto tanto per contrastare e reprimere i comportanti contro i minori".

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