
Milano, 13 mag. (AdnKronos) - Un'intera facoltà contro il suo preside e il rettore, tanto da organizzare un presidio, martedì prossimo, dove professori e studenti protesteranno insieme. Succede all'Università Statale di Milano, dove da qualche settimana si dibatte di numero chiuso alla Facoltà di Lettere, Storia, Filosofia e Beni Culturali. "Non era mai successo che i professori invitassero gli studenti a partecipare al presidio insieme a loro", spiega uno studente, Bernardo Cedone, rappresentante universitario di Obiettivo Studenti Unimi. I vertici dell'università hanno deciso di porre la questione del numero programmato al voto del senato accademico, che si riunirà martedì, "ritenendo non vincolante" il parere dei dipartimenti, che si erano nei giorni scorsi opposti all'ipotesi. La decisione di andare comunque ai voti è stata letta come uno "sgarbo" istituzionale da parte del rettore Gianluca Vago nei confronti dei docenti. "I professori hanno riconosciuto che il numero chiuso è un provvedimento avventato e immotivato, e hanno deliberato contro la sua introduzione. Se il rettore ha deciso di calcare la mano in modo così esagerato devono esserci in ballo interessi non di poco conto, sicuramente contrari alla volontà di studenti e professori", sostiene Tommaso Galeotto, studente di filosofia ed esponente della lista di rappresentanza universitaria Obiettivo Studenti.
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