
(AdnKronos) - Laghi, ricordano poi, ha rassegnato le dimissioni da presidente di MidCo e amministratore di CAI, così come da altri incarichi impegnativi, prima della sua nomina a commissario straordinario di Alitalia. E, inoltre, "il numero di incarichi ricoperto da Enrico Laghi rispetta totalmente la normativa fissata da Consob sul limite al cumulo dei ruoli per soggetti che abbiano posizioni in società quotate". Sul caso Alitalia torna anche il ministro Delrio, parlando dello scontro che si è aperto nello scorso autunno quando in un'intervista l'allora numero uno di Etihad e vicepresidente di Alitalia, James Hogan, accusò il governo italiano di non aver rispettato gli impegni. "Ho litigato duramente con l'amministratore delegato di Alitalia perché accusava il governo italiano di non promuovere a sufficienza il turismo. Il fatto che noi abbiamo chiuso accordi con tutte le compagnie per potenziare i posti e promuovere il turismo, significava semplicemente che loro non erano in grado di stare al passo con la rapidità con cui si muoveva la richiesta di Italia", evidenzua, parlando a 'Report', il titolare delle Infrastrutture. "Il problema vero di Alitalia - sottolinea Delrio - non è il taglio dei costi, anche se anche lì si può fare meglio, ma è il tema dei ricavi. Hanno sempre voluto concentrarsi sulle rotte nazionali. Credo che ci siano delle responsabilità precise, perché questa compagnia, che è privata da tanti anni, non ha mai trovato un manager che faccia quello che aveva annunciato di fare, cioè di spostare il core business sui voli di medio e lungo raggio. Anche con un partner così pieno di risorse come è stato Etihad, non hanno fatto queste strategie, hanno preferito lamentarsi". .
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