
Milano, 15 mag. (AdnKronos) - Incontri ravvicinati con l'intelligenza aumentata. Nella cornice dei caselli daziari dell'Arco della Pace di Milano, da poco restituiti nel loro splendore alla città dopo il restauro, Ibm dà il via alla settimana del 'Watson Summit Italia 2017' che, da domani fino al 23 maggio, permetterà a clienti e aziende di "toccare con mano" le potenzialità del "sistema cognitivo" di Ibm. Come un gigantesco archivio intelligente, Watson e le sue applicazioni "permettono di estrarre informazioni, cooperare con l'uomo elevandone le capacità", spiega Nicola Palazzo, financial services & Watson leader di Ibm. Da qui, la necessità di far conoscere a cittadini e aziende le possibilità che derivano dalla digitalizzazione dei processi: l'intelligenza aumentata - "che non può e non intende sostituirsi all'uomo" - può rivoluzionare industria e servizi, non solo nelle grandi fabbriche ma anche nelle realtà della moda, della sanità, degli studi legali, delle banche e della pubblica amministrazione. "Non è un'intelligenza artificiale, ma un supporto: sta all'uomo, con la sua competenza, decidere come usare le evidenze raccolte e come modificarle", spiega sempre Palazzo. Con Watson, ad esempio, si sarebbe potuto prevenire il cyber attacco che ha colpito 150 Paesi nel mondo: non può sostituire un antivirus o un investimento in sicurezza, ma può "analizzare i trend e aumentare l'accuratezza dei propri sistemi, allertando i responsabili di ciò che sta accadendo". Nel mondo del fashion, invece, Ibm sta iniziando ad aiutare stilisti e nuovi brand: il sistema "è stato in grado di supportare nel disegno di nuove collezioni, accelerando il processo di ricerca nella fase cognitiva, consentendo di osservare gli anni passati, studiare combinazioni di colori e stili", spiega Fabiola Tisbini, director fashion & luxury industry per Ibm.
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