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Inapp, rilanciare funzione di policy advice

Presentato il rapporto su ricerca strategica per le decisioni politiche

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AdnKronos
Roma, 23 mag. (Labitalia) - L’Inapp rilancia la sua funzione di 'policy advice'. Questo il messaggio emerso questa mattina, a Roma, presso l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (Inapp), dove si è tenuta l’iniziativa 'L’importanza strategica del policy advice e il ruolo dell’Inapp', con interventi di varie personalità del mondo politico, istituzionale e scientifico. L’incontro è stato l’occasione per descrivere le linee e le prospettive future dell’Istituto, tese a valorizzare il suo ruolo di policy advice. L’evento ha visto la presentazione e la discussione del rapporto su 'La ricerca strategica al servizio delle politiche economiche e sociali. Il ruolo dell’Inapp alla luce delle esperienze europee', analisi comparata sulla funzione di policy analysis e advice e sul ruolo dell'Inapp a cura di Maurizio Ferrera, Maria Tullia Galanti e Anton Hemerijck. Rapporto che pone l’accento, tra l’altro, sull’esperienza di alcuni paesi europei come l’Olanda, la Svezia o la Francia, che vedono in una posizione di primissimo piano i cosiddetti 'centri di conoscenza utile' e la loro integrazione nel processo di elaborazione che nelle democrazie avanzate precede qualsiasi scelta politica complessa. “Si tratta di un fronte su cui l’Italia è in grave ritardo - afferma il presidente dell’Inapp, Stefano Sacchi - come dimostrano i dati riportati dal rapporto presentato oggi: il quadro mostra un vuoto tra l’adozione di nuove misure da parte della politica e la capacità di produrre anticipatamente analisi circostanziate e raccomandazioni saldamente ancorate alla realtà, basate sull’evidenza scientifica. Attento soprattutto alla congiuntura, al monitoraggio e all’analisi dell’esistente, l’attuale sistema si mostra meno lungimirante e capace di anticipare il futuro, elaborando risposte per le esigenze e le criticità di domani”. Sottolineando il potenziale strategico dell’Inapp e “la grande opportunità” rappresentata dalla sua nascita, il Rapporto di Ferrera, Galanti e Hemerijck chiude con un invito a “rimediare ritardi e lacune del sistema italiano di policy making (e dunque, indirettamente, al profilo e ai contenuti del nostro modello sociale)". Affinché questo potenziale possa realizzarsi - si legge - “è necessario crearne le precondizioni sul piano istituzionale, organizzativo, sostantivo”.Di come creare tali precondizioni e del ruolo di Inapp nel contesto italiano hanno discusso Luigi Caso (capo di Gabinetto ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), Sabino Cassese (giudice emerito Corte costituzionale), Nunzia Catalfo (vicepresidente commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato), Cesare Damiano (presidente commissione Lavoro Pubblico e Privato Camera dei deputati), Luigi Fiorentino (vicesegretario generale presidenza del Consiglio dei ministri), Maurizio Sacconi (presidente commissione permanente Lavoro e previdenza sociale Senato).Dalla mattinata è sostanzialmente emersa in modo univoco la necessità di far fronte alla complessità di una società in veloce trasformazione, come quella attuale, con risposte rapide e strutturate; analisi che consentano, dice Sacchi, la costruzione di “una strategia che guardi avanti, uscendo dalla pressione dell’immediato”. Al centro temi come il cambiamento tecnologico e demografico, gli investimenti sociali da mettere in campo rispondendo alle domande di una società in trasformazione: quale sarà l’impatto occupazionale di questi cambiamenti? Quali i perdenti e come includerli, rassicurandoli e aiutandoli a non restare indietro? Quali le nuove professioni su cui investire in formazione, e quali le politiche di formazione da adottare? A queste e molte altre domande molto complesse, oggi, è stato sottolineato, i decisori politici devono rispondere rapidamente, pena la perdita immediata di consenso. E, in questo senso, “la funzione dei centri di policy advice è esattamente quella di allentare questa tensione tra complessità dei problemi e rapidità delle decisioni: l’Inapp, oltre alle sue storiche funzioni di analisi e monitoraggio, rilancia quella di consulenza strategica”, conclude il presidente Sacchi, “presentando una struttura in grado di fornire al decisore politico scenari e proposte di intervento, assieme agli strumenti per valutare attentamente i vari effetti delle diverse scelte sul nostro futuro”.

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