
Milano, 28 set. (AdnKronos) - I sindacati del credito hanno chiesto e ottenuto da Intesa SanPaolo che, nell'ambito della procedura per le 3mila uscite dal gruppo necessarie per l'integrazione delle due banche venete, il perimetro inizialmente previsto nell’accordo del 13 luglio venga allargato a coloro che maturano i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2023. Lo riportano le sigle in una nota, spiegando che questo avviene con il fine di "garantire una platea sufficientemente ampia per raggiungere il necessario numero delle 3mila uscite previste dalle Autorità di Vigilanza".La platea è così suddivisa negli anni: 2019 e 2020 circa 2.800 persone, 2021 circa 1.650, 2022 circa 2.250, 2023 circa 1.800. Le uscite saranno scaglionate secondo il criterio di maggiore prossimità al pensionamento. Il costo dell’operazione dovrà comunque rientrare nei limiti definiti dal Decreto e Intesa Sp "ha ipotizzato finestre di uscita di massima semestrali a partire dal 31 dicembre 2017 sino al 30 giugno 2019".Il confronto sulle ex Banche Venete proseguirà il prossimo 4 ottobre. "Auspichiamo che dalla trattativa nel suo complesso possano scaturire i presupposti per una positiva soluzione per il personale a tempo determinato", conclude la nota. Intesa Sp ha poi annunciato che le filiali che saranno accorpate contestualmente alla migrazione sono 243, a cui potrebbero aggiungersi una ulteriore cinquantina in corso di valutazione.
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