
Palermo, 26 gen. (AdnKronos) - "La turnazione dell'acqua nel 2018 è incredibile e ancora più paradossale è convivere con il problema da 21 anni come facciamo noi. Qui l'acqua arriva un giorno sì e uno no e ogni giorno dobbiamo fare i conti con i consumi e fare attenzione al livello dell'acqua nei recipienti". A dirlo all'Adnkronos è Antonio Cottone, presidente dell'Associazione pubblici esercizi - Fipe Confcommercio di Palermo e titolare di un noto ristorante-pizzeria in via San Lorenzo, a proposito dell'ipotesi, ormai molto più che concreta, del razionamento dell'acqua in tutta la città alle prese con la crisi idrica e gli invasi quasi a secco. "Tra i miei colleghi c'è preoccupazione - racconta -, più di uno mi ha chiamato allarmato. E' un pessimo biglietto da visita per Palermo Capitale della cultura e i danni per le attività rischiano di essere incalcolabili". Per dare una misura dei costi Cottone snocciola qualche dato. "Per ogni serbatoio la spesa varia, a secondo delle dimensioni, da 150 a 200 euro, a questi va aggiunto, se l'acqua non arriva, quello di ogni singola autobotte, il cui prezzo può oscillare dai 60 agli 80 euro. C'è poi la spesa per i lavori di manutenzione, per la pulizia e per eventuali guasti. Senza contare che alcuni ristoranti o bar non hanno lo spazio sufficiente a installare i serbatoi quindi per loro occorrerà procedere a lavori di adeguamento dei locali. In media per un'attività con 100 coperti servono al giorno 5mila litri a medio regime".
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