Shoah: a Milano un'indagine sui dipendenti comunali deportati

cronaca
AdnKronos
Milano, 1 feb. (AdnKronos) - Quindici persone, quattro donne e undici uomini, di cui quattro deportate nel campo di concentramento nazista di Auschwitz. Tanti sono i dipendenti del Comune di Milano che tra la fine del 1938 e l’inizio del 1939 furono esonerati o dispensati, tecnicamente non licenziati dal lavoro per effetto delle leggi razziali fasciste, di cui il prossimo 17 novembre cade l’ottantesimo anniversario.Nomi e numeri che sono il risultato non definitivo di una ricerca condotta presso la Cittadella degli Archivi del Comune di Milano da nove studenti del Dipartimento di Storia dell’Università Statale, che hanno lavorato per tutto il 2017 in collaborazione con il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea. L’indagine, presentata oggi a Palazzo Marino, è frutto di un ordine del giorno votato dal Consiglio comunale il 26 gennaio del 2017 e si concluderà il prossimo novembre con la messa online dell’intero lavoro.

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