
(AdnKronos) - Roma. Nel 2017 sono pervenuti all'Arbitro per le controversie finanziarie (Acf) 1.839 ricorsi. Già nei primi mesi il numero dei ricorsi ricevuti è risultato superiore alle stime iniziali che individuavano in circa mille il numero dei ricorsi attesi nel primo anno di operatività; il trend è stato poi progressivamente crescente fino a giugno. E' quanto emerge dalla relazione annuale dell'organismo gestito dalla Consob. In particolare, nel solo trimestre maggio-luglio sono pervenuti 692 ricorsi: si tratta di un dato riconducibile non solo e non tanto alla progressiva più diffusa conoscenza del nuovo strumento di tutela rappresentato dall'Acf ma anche, e prevalentemente, a eventi congiunturali. In tale periodo, infatti, un numero significativo di risparmiatori-azionisti di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca si è rivolta all'Acf, nella fase prodromica e immediatamente successiva al varo del decreto legge n.99/2017, che ha sancito l'avvio della procedura di liquidazione coatta amministrativa delle due banche. Nella seconda parte dell'anno l'andamento decrescente del flusso dei ricorsi è stato, quindi, soprattutto effetto della intervenuta revoca, a metà luglio, dell'autorizzazione al'esercizio dell'attività bancaria a suo tempo rilasciata alle due banche venete, che ha fatto venire meno lo status di intermediario autorizzato in capo ad entrambe e che, di conseguenza, ha precluso la possibilità ai risparmiatori-azionisti di continuare a proporre ricorso all'Acf.
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