
Milano, 30 mar. (AdnKronos) - Se all'improvviso ci trovassimo in mezzo a una guerra civile, come riusciremmo a salvarci? E' il centro della storia narrata in 'Oltre il confine', romanzo d’esordio di Igor Greganti, giornalista di cronaca giudiziaria, pubblicato da Laurana Editore. Un libro che è un viaggio in un Paese in crisi, in preda a un conflitto sanguinario tra fazioni, che fa i conti con la dissoluzione di tutti i centri del potere: Stato, religione, banche, industrie, media e giustizia. E' la storia di Giuseppe Manna, 20 anni compiuti nel 2000 e un'esperienza da testimone in un processo al presidente del Consiglio, che decide di conoscere le ragioni che hanno portato il Paese in una situazione apocalittica. Salva Simone Fronte, vecchio ex banchiere, dall'aggressione di un gruppo di piccoli risparmiatori e incontra Paolo Arco, suo amico da sempre. Nel frattempo, Anita Ramot, seducente terrorista che ha tentato la rivoluzione con i Precari della Guerra, li lascia con in mano una valigetta dal contenuto misterioso e la missione di portarla oltre il confine. In un surreale 'road movie', la compagnia - che ha aggregato anche il giornalista deluso Gianni Tristano - passa per una chiesa, una strada percorsa da spalloni, un ospedale da campo, una locanda e un tribunale. Un percorso a tappe, accompagnato da morti, feriti e nuovi incontri, anche amorosi, con l’obiettivo di superare il confine con quella valigetta che fa gola a tanti. 'Oltre il confine' racconta la reazione audace alla distruzione di un Paese e di una generazione, quella che per prima ha conosciuto la crisi, ma che mai ha avuto a che fare con una guerra.
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