
Roma, 4 mag. (AdnKronos) - Il governo? "Si può fare, con una tregua bilaterale Di Maio-Salvini". Di Maio premier? "Non è questione di nomi". Il ritorno alle urne? "Una iattura". Giorgio Trizzino, deputato palermitano M5S vecchio amico del presidente Mattarella, in una doppia intervista al Corriere della Sera e a La Stampa invoca il dialogo."Sono vicepresidente della Commissione speciale. Lì si è creato un bel clima. Mi piacerebbe che si applicasse questo modello al governo", spiega. E come si fa? Di Maio sembra aver gettato la spugna. "Sono un vecchio dc, i giovani mancano di pazienza. C’è stato un cortocircuito, troppi capricci. Salvini e Di Maio devono riprendere il dialogo". A chi gli chiede se pesi il veto su Berlusconi, "non è un problema di persone - replica - Berlusconi è un pluricondannato. Ma è persona lungimirante e intelligente. Da lui potrebbe venire un’iniziativa che ci apra la strada".Ma più che a un passo indietro, "io penso a un passo avanti di Salvini e Di Maio. E poi Berlusconi non è Forza Italia". Sul dialogo con Fi "ci siamo già ammorbiditi. Salvini può essere il garante". Per tornare allo schema Lega-M5S non basta "una settimana. Ci vogliono almeno 4-5 mesi", nel frattempo "decide il Presidente. Un esecutivo transitorio per il Def e per tranquillizzare. Poi, dal seme può nascere una rosa". Un governo di tutti, del Presidente, "mi sembra debolissimo", ma se si tornasse alle urne "sarebbe un danno per tutti. Se la premiership di Di Maio è irrinunciabile "non sta a me dirlo. Decide il Presidente. Ma Di Maio ha detto che non ragioniamo di poltrone, ma di metodo". E ora? "Andrei verso un governo di pacificazione. E toglierei un peso al Presidente".
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