
(AdnKronos) - Ad avvelenare il clima ci sarebbe soprattutto la presunta mancanza di collaborazione nel trovare i fondi necessari ad avviare il reddito di cittadinanza. Chi, tra i 5 Stelle, ha avuto a che fare con via XX Settembre racconta: "Si limitano a dire 'non ci sono soldi', mentre dovrebbero darsi da fare per trovarli, tirare fuori le carte, capire dove andare a prendere le risorse". La volontà del Movimento è dunque quella di "entrare più dentro il Mef", che per ora viene descritto come un castello arroccato. C'è chi racconta all'Adnkronos che per accedere a conti e carte la sottosegretaria al Tesoro Laura Castelli abbia dovuto addirittura chiedere l'intervento del premier Giuseppe Conte. E anche da qui che si fa spazio la volontà di 'purificare' il dicastero, passando sotto la lente di ingrandimento ruoli, incarichi e operato degli apicali. Una tentazione già emersa nel luglio scorso, quando Di Maio denunciò l'intervento di una 'manina' nella relazione tecnica del dl dignità. Anche all'epoca si era parlato della volontà di 'fare pulizia' al Mef e in Ragioneria dello Stato.
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