
Roma, 25 set. (AdnKronos) - "La scelta dei dirigenti degli uffici giudiziari" da parte del Csm "deve avvenire avendo come riferimento fondamentale l’attitudine direttiva. Non è possibile compiere valutazioni sganciate dalla reale verifica dei meriti professionali, perché ciò comporterebbe un rischio per la credibilità, l’autorevolezza, il buon andamento dell’ordine giudiziario". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia al Quirinale per il passaggio tra i membri uscenti e subentranti dell'organo di autogoverno della magistratura."Il sistema -ha sottolineato il Capo dello Stato- funziona bene soltanto se i dirigenti sono selezionati effettivamente secondo criteri oggettivi e verificabili. Il terzo comma dell’articolo 107 della Costituzione, disponendo che i magistrati si distinguono fra loro soltanto per diversità di funzioni, afferma il principio di 'indipendenza interna istituzionale'. Proprio questa pari dignità postula che vengano riconosciute e valorizzate le qualità umane e professionali necessarie per lo svolgimento di delicati ruoli di servizio, come vanno correttamente intesi gli incarichi direttivi e semidirettivi".
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