Class action: Confindustria Lombardia, riforma mostra cultura anti-industriale

economia
AdnKronos
Milano, 1 ott. (AdnKronos) - "La riforma della Class action attualmente in discussione in Parlamento è una proposta che denota una cultura anti-industriale, la stessa che aveva caratterizzato il percorso del Decreto Dignità". Così Confindustria Lombardia in relazione al ddl, approvato in commissione Giustizia alla Camera, da oggi all'esame dell'aula di Montecitorio. Il rischio è che le imprese diventino "vittime sacrificali delle azioni di classe" a causa sostanzialmente di tre elementi: "l’ampliamento dell’ambito di applicazione, la modifica della procedura di adesione da parte dei singoli, l’introduzione di incentive alla litigiosità e la retroattività delle nuove normative". "Ecco riapparire, nella proposta di riforma della Class action, quella cultura anti-industriale che aveva caratterizzato il Decreto dignità. Confindustria Lombardia - afferma il presidente Marco Bonometti: - auspica che i parlamentari, di maggioranza e di opposizione, a partire dai parlamentari lombardi, lavorino per migliorare un testo che, allo stato attuale, rischia di aumentare indiscriminatamente i contenziosi e che, nella parte riguardante il compenso, ha un’evidente intento punitivo nei confronti delle imprese e può trasformare l’azione di classe da meccanismo di tutela in strumento di affari."La retroattività non sta né in cielo né in terra. Le imprese, secondo questa norma, potrebbero essere esposte a contenziosi di classe anche per fatti accaduti 10 anni prima” conclude.

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