
(AdnKronos) - "Dove stavano questi signori -scrive Di Battista- quando il debito pubblico italiano aumentava di 60 miliardi di euro sotto il governo Letta, di 122 sotto Renzi e di 53 nei 170 giorni a Palazzo Chigi di Gentiloni? Tutti zitti, d'altronde le banche d'affari erano soddisfatte, dettavano i decreti al governo, facevano pressione affinché la Boldrini zittisse i deputati del Movimento 5 Stelle che stavano combattendo come leoni contro il decreto Bankitalia - un ignobile regalo di denari pubblici alle banche private - contavano i soldi che Gentiloni riuscì a trovare per loro in un consiglio dei ministri durato 28 minuti!""Io, perdonate il turpiloquio, mi sono fatto il culo per 5 anni girando tutte le piazze italiane mettendo in guardia i cittadini italiani dal capitalismo finanziario, dai conflitti di interesse tra Dipartimento del Tesoro e banche d'affari e spiegando quanto sia urgente, proprio per difendere i loro risparmi, una modifica della governance di Bankitalia e la separazione tra le banche d'affari e le banche commerciali. Mi auguro che il governo, passata la legge finanziaria, metta mano a tutto questo perché democrazia significa potere ai cittadini, non agli avvoltoi del secolo!", conclude.
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