
(AdnKronos) - “In primo luogo, occorre ridurre il gap tra le macro-aree del Paese – ha spiegato la ricercatrice del RIE -: si riscontra, infatti, una notevole differenza nelle prestazioni di gestione dei rifiuti soprattutto tra Nord e Sud (a favore del primo). In secondo luogo, bisogna lavorare sulle difficoltà che incontrano le imprese dell’economia circolare – che in Italia sono essenzialmente di piccola-media dimensione (PMI) – nelle proprie attività” in particolare “il complesso quadro burocratico-amministrativo e l’accesso al credito”. In sostanza, dunque, “la nuova sfida dell’economia circolare consiste in un radicale ripensamento delle modalità di produzione e di consumo, coinvolgendo tutti gli attori della catena del valore: dagli approvvigionamenti al consumo finale sino al conferimento del bene ad una seconda vita. Non è certamente una sfida semplice né tantomeno limitata ad una riduzione degli impatti negativi dell’economia lineare – ha concluso Proietti Silvestri -. Rappresenta piuttosto un cambio di paradigma a livello di sistema che punta a generare opportunità economiche e occupazionali, benefici ambientali e sociali: il tutto in un percorso di crescita economica sostenibile”. All’interno del nuovo numero sono pubblicati, inoltre, i consueti commenti tecnici, relativi i mercati e le borse elettriche ed ambientali nazionali ed europee, la sezione dedicata all’analisi degli andamenti del mercato del gas italiano e la sezione di analisi sugli andamenti in Europa, che approfondisce le tendenze sui principali mercati europei delle commodities. La nuova pubblicazione GME riporta, inoltre, come ormai è consuetudine, i dati di sintesi del mercato elettrico per il mese di febbraio 2019.
Leggi anche