
Roma, 13 mar. (AdnKronos) - Dall'incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico è venuto un primo risultato della mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori Sirti: l'azienda ha sospeso la procedura di licenziamento fino al prossimo incontro. A dichiararlo, in una nota congiunta, sono Marco Giglio, Pietro Locatelli e Michele Paliani, coordinatori nazionali Fim, Fiom, Uilm Sirti. "Al confronto di ieri, cui si è arrivati dopo una massiccia mobilitazione unitaria che ha coinvolto tutti i siti nell'ultimo mese, come Fim, Fiom e Uilm abbiamo ribadito l'inaccettabilità degli 833 esuberi dichiarati, chiedendo all'azienda di 'passare dalle parole ai fatti' con una sospensione della procedura e al Mise l’apertura di un tavolo di settore sulle installazioni telefoniche", dicono i sindacati. "L’azienda - riferiscono i sindacalisti - ha accettato di sospendere la procedura, consentendo di fissare un incontro per il prossimo 21 marzo a Milano, in Assolombarda, che ci consentirà di 'verificare le carte', ovvero la concreta esistenza di un piano alternativo ai licenziamenti, che dovrà risultare condivisibile e soprattutto sostenibile. La nostra richiesta è stata condivisa anche dal ministero, con il vice capo di gabinetto Sorial, il quale ha dichiarato la propria disponibilità a favorire tanto la positiva soluzione della vertenza, quanto la richiesta sindacale di un tavolo di confronto del settore delle telecomunicazioni"."Nel ribadire come l’obiettivo 'esuberi zero' non può e non deve essere una chimera, abbiamo esplicitato l’assoluta necessità del contributo dei ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico per la soluzione della vertenza. Dal momento in cui la procedura è solo sospesa, per Fim, Fiom e Uilm rimane attiva la mobilitazione, con le manifestazioni della 'settimana della lotta' programmate a Bari, Treviso e Milano. Dopo aver preso visione delle proposte che Sirti avanzerà il 21 marzo, valuteremo - concludono i sindacalisti - se ci sono le condizioni per proseguire il confronto e, eventualmente, quali forme e modalità adottare per le prossime iniziative di mobilitazione".
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