
(AdnKronos) - Ampio spazio del pranzo di lavoro al Quirinale è stata dedicato al tema della Brexit, che sarà al centro del Consiglio europeo in programma il 21 e 22 marzo prossimi, particolarmente delicato dopo la nuova bocciatura subita ieri alla Camera dei Comuni dalla premier britannica, Theresa May, sull'accordo negoziato con la Ue. Il governo attende di verificare quali saranno gli sviluppi della vicenda e naturalmente si prepara a predisporre tutti i provvedimenti che dovessero rendersi necessari in caso di no deal, a partire dall'esigenza di tutelare i diritti acquisiti dei cittadini europei residenti nel Regno Unito, le relazioni economiche e commerciali e la sicurezza."Noi abbiamo il più grande rispetto per le decisioni che il Regno Unito assumerà, quali che esse siano", affermò Mattarella durante la visita in Germania all'indomani del primo no della Camera dei Comuni all'accordo con l'Ue. "Il Regno Unito -affermò ancora il Capo dello Stato- ad oggi è ancora un Paese dell’Unione, ma è, e comunque rimane per il futuro, un Paese amico e alleato, un partner indispensabile per tutti noi per quanto riguarda la dimensione politica, quella economica, sociale, quella della sicurezza. Ciò che noi chiediamo è soltanto la chiarezza delle posizioni così come ventisette Paesi, con atteggiamento uniforme, hanno svolto attraverso il commissario Barnier".
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