
(Adnkronos) - Non solo euro. Ma anche l'allargamento dell'Ue al centro dell'intervento del presidente Fico. Un allargamento che "ha spostato sempre più il centro di gravità dell’Unione verso l’Europa centrale e orientale, rendendo periferico il nostro Paese e marginali le questioni relative ai rapporti con la sponda sud del Mediterraneo. Ne vediamo oggi le conseguenze nell’assenza di un’azione decisa dell’Unione nella gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo". "L’Italia avrebbe dovuto, per i suoi interessi geostrategici e per il suo impegno tradizionale a sostegno di una maggiore integrazione politica, giocare un ruolo più deciso nella definizione della tabella di marcia dell’allargamento. Esigendo contrappesi adeguati sul piano istituzionale, finanziario e politico prima di acconsentire all’ingresso dei nuovi Paesi membri". "Sia chiaro, il bilancio delle scelte di politica estera e di quella europea dell’Italia e dell’Unione negli ultimi trent’anni resta complessivamente positivo. Basti pensare alle attuali condizioni di pace, sicurezza, benessere, tutela dei diritti fondamentali. Ma occorre un salto di qualità, dettato dalla constatazione che il quadro mondiale post guerra fredda è dominato da un instabile equilibrio multipolare, dall’emergere di nuove potenze regionali, dal moltiplicarsi delle aree di crisi e di veri e propri conflitti armati in tante parti del globo, anche a noi vicine".
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