
Roma, 15 apr. (Labitalia) - In pochissimi giorni il lavoro si è trasformato, adattato, evoluto. Se, infatti, fino a qualche tempo fa la discussione era quanto smart working concedere, oggi il problema è esattamente opposto: quando non lo faremo più? In questa situazione l’elemento emotivo costituisce un incredibile motore per mantenere la macchina 'on track' e, in un momento dove le connessioni telefoniche e via web sono l’unico elemento di contatto, ancora di più. Ed è proprio questo l’elemento su cui spingere e lavorare. Parola di Maura Nespoli, vp Global Talent Acquisition, Talent management and People development di Prysmian Group."La normalità si modifica, si può trasformare e più viene resa tale - sottolinea - più gli altri la percepiranno come nuova normalità. Oggi la normalità è questa. E il ruolo degli Hr è quindi quello di far sentire le persone, il team e i gli stakeholders parte di questo nuovo modo di vivere, almeno dal punto di vista professionale, che continuerà ad avere loro al centro".“Sto provando a trovare qualcosa di positivo in questa esperienza che tocca tutti noi molto da vicino - dichiara - partendo proprio dal mio lavoro quotidiano che ha insiti multi-culturalità e globalità. Oggi siamo tutti lockdown ed è estremamente importante mantenere vivo il senso di appartenenza, anche attraverso Skype call con i colleghi o i vari interlocutori in giro per il mondo, ognuno dei quali diviso e chiuso nel perimetro della propria abitazione, ma unito dalla stessa forte esperienza emozionale”.E’ diversa da prima? Richiede altre skills? Indubbiamente sì, spiega: "Richiede gestione dell’emotività, una maggiore flessibilità e creatività nel leggere e ridefinire situazioni, nel saper prendere il giusto distacco dalle parole riuscendo a stare più sul contenuto che sulle interpretazioni, cosa non semplice quando si perde l’aiuto del contatto fisico e spesso visivo con le persone".“Credo che decisionalità, velocità di azione, vicinanza e capacità di sdrammatizzare - aggiunge Maura Nespoli - siano le competenze chiave in questo momento per manager e Hr. Le nostre persone chiedono, nel loro silenzio, risposte, certezze, presenza e positività. La funzione Hr è da sempre percepita come l’olio che facilita il movimento della macchina e proprio per questo anche ora deve facilitare le relazioni e promuovere il senso di appartenenza, aiutare a mantenere il focus e ascoltare le persone. Ma soprattutto deve aiutarle a trovare il loro perimetro e il loro posto in questa nuova normalità. In questi giorni la comunicazione interna costituisce un asset ancora più strategico: il tono con cui si parla alle persone, oltre alla trasparenza e alla chiarezza di informazioni e di strategia, aiutano a rafforzare il senso di appartenenza. Le parole devono riuscire a sostituire un abbraccio, riempire il vuoto della distanza e dell’incertezza e aiutare a guardare al futuro". "Con il mio team People Development in tutto il mondo, stiamo cercando di mantenere continuità - racconta - e di adattarci a questa nuova situazione concentrandoci anche sulle opportunità che essa può offrire, come ad esempio distance learning o diffusione di contenuti e informazioni attraverso nuove tecnologie. Inoltre, stiamo intensificando le call con i nostri interlocutori per mantenere un contatto costante e stiamo ridefinendo un calendario che il più possibile mantenga gli impegni presi con i dipendenti prima che scoppiasse l’emergenza, semplicemente con diverse modalità: #iorestoacasa e lavoro da casa è quindi un’opportunità davvero per fare cose diverse e cambiare prospettiva".
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