
Roma, 15 lug (Adnkronos) - "Se si vuole davvero approvare una legge che tuteli chi è vittima di violenza, odio e discriminazioni omofobe non c’è altra strada che ripartire da un tavolo di confronto per superare le criticità del ddl Zan. Noi ci siamo, chiediamo da mesi un dibattito vero e non solo di facciata per giungere a un testo condiviso, senza il quale sinistra e Movimento 5 Stelle dovranno assumersi la responsabilità di aver affossato la legge con le loro forzature". Lo dice Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato e responsabile del movimento azzurro per i rapporti con gli alleati, in un’intervista al Giornale."La votazione di ieri mattina si è conclusa con un solo voto di scarto, è evidente che non ci siano i numeri per approvare questo testo così com’è, tanto più considerando i voti segreti. Ciò posto, è assurdo pretendere che i diritti civili diventino appannaggio esclusivo di una parte politica. Non si difendono i diritti indossando mascherine arcobaleno o dando patenti di civiltà. Lo si dimostra con i fatti”, dice Ronzulli.“Davanti a un problema che il Parlamento e la politica sono chiamati a risolvere -aggiunge- si può avere un duplice approccio. Si può affrontare la questione in modo pragmatico, come abbiamo fatto noi proponendo pene più severe per chi commette reati per motivi omofobi, oppure si può cavalcare il problema, senza risolverlo, solo per fare propaganda. C’è chi purtroppo ha scelto questa seconda strada, preferendo la propaganda al pragmatismo, l’ideologia alla concretezza e rischiando di affossare una legge che, se ci fosse stata la disponibilità a un minimo di mediazione, avremmo potuto già approvare”.
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