OLBIA. Nella giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, in tanti, dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano fino al Presidente degli Stati Uniti d'America passando per la Francia che dal 23 aprile ha legalizzato i matrimoni gay, hanno espresso la loro vicinanza a coloro che sono stati vittime di discriminazioni sessuali. Anche ad Olbia si è deciso di celebrare questa giornata organizzando nella sala convegni del Museo Archeologico un incontro-dibattito sul tema dell'omofobia. Tema che evidentemente sta a cuore alla città visto che il comune di Olbia è il primo in Sardegna ad aver aderito a Ready, la rete nazionale nata nel 2006 per unire le pubbliche amministrazioni nella lotta contro le discriminazioni.
L'incontro è iniziato con la proiezione di un documentario realizzato dal regista Claudio Cipelletti, dal titolo "Due volte genitori"; nella sala la concentrazione e il silenzio hanno regnato. "Avevamo qualche dubbio e paura che la città non rispondesse all'iniziativa, ma vedendo oggi la sala piena non potremmo essere più soddisfatti" - confessa Enza Tucconi, presidente della Commissione Pari Opportunità e organizzatrice dell'evento. "Abbiamo voluto lasciare lo spazio per un viaggio individuale verso la consapevolezza che l'omofobia è un male,"- continua Tucconi - "per questo motivo non abbiamo voluto parlare prima della proiezione del documentario". Presenti alla serata anche Massimo Mele del Movimento Omosessuale Sardo, la psicologa Vanessa Lamberti, la delegata dell'Arc di Cagliari Tatiana Selloni e il regista e attore olbiese Nicolò Columbano che ha interpretato una poesia di Sandro Penna, poeta omosessuale più volte citato da Pier Paolo Pasolini.
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