Aree marine protette in Italia
Fruttano allo Stato 35 milioni di euro

di Davide Mosca
OLBIA. Si è svolto questa mattina a Olbia il convegno "Aree marine protette e Rete Natura 2000. Dalle AMP ai siti di interesse comunitario". Nella sala dell'Expo di Olbia si sono visti tutti i principali sindaci e assessori del territorio, oltre che gli imprenditori del settore turistico, i funzionari del ministero dell'Ambiente, i massimi rappresentanti di Legambiente regionale e i presidenti delle aree e dei parchi. Un dato significativo che sta ad indicare l'importanza di un argomento così trascurato e poco conosciuto ai più. "Quella di Olbia è una tappa fondamentale", ha detto il presidente di Legambiente Vincenzo Tiana, "il primo passo verso gli stati generali delle aree protette previsti per l'autunno prossimo"."Troppe poche le risorse a disposizione per questi luoghi, cinque milioni di euro che potrebbero essere raddoppiati se Regione, Enti Locali e Ministero davvero giocassero in assoluta sinergia", con queste parole Augusto Navone, presidente dell'Area marina di Tavolara, ha voluto richiamare l'attenzione sull'impegno dello Stato che con un minimo sforzo potrebbe, tra le altre cose, creare innumerevoli posti di lavoro. Un'economia, quella delle aree del mediteranneo che è valutata da studi di settore in 35 milioni di euro annui. Cosa sarebbe dunque un raddoppio nell'investimento a fronte di un così cospicuo guadagno? E' ciò che si è chiesto Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi Italia che ha anche evidenziato l'esempio di ottimo funzionamento di Tavolara. Un grande riconoscimento per un'area che da tempo è ai primi posti in Italia per visite ed escursioni subacquee. 
La dottoressa Maria Carmela Giarratano del Ministero dell'Ambiente ha voluto commentare, poi, la richiesta dei sindaci di Dorgali e Santa Teresa di essere inclusi nel progetto di AMP: "Un segno evidente di come i tempi stiano cambiando. Si è capito finalmente che proteggere il territorio può portare a un'economia più redditizia e soprattutto sostenibile."
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