Storia, cultura e religione in Gallura
La Provincia punta sulle feste

di Antonella Brianda

OLBIA. Le tradizioni popolari e religiose della Gallura, oltre a rappresentare un'importante risorsa per il territorio e i paesi della provincia, consentono di coniugare storia e cultura, determinando importanti fenomeni di aggregazione sociale e di partecipazione. E' proprio in quest'ottica di promozione del territorio che la Provincia Olbia Tempio ha deciso di sostenere le manifestazione storico religiose in Gallura. Prima fra tutte " Sa festa manna de mesu maju" a Olbia, ossia la festa di San Simplicio martire, il santo patrono della città, conclusasi da poco. L'espressione del fervore popolare si svela anche nelle cerimonie religiose e civili che accompagnano il ricordo del Santo patrono di Tempio Pausania dove la festa popolare in onore della Beta Vergine Maria Incoronata regina della Gallura nel 1954, ogni anno attira migliaia di fedeli e turisti.
"La valorizzazione delle festività religiose da parte della Provincia Olbia Tempio – dichiara il Vice Presidente Pietro Carzedda – assume una prospettiva promozionale su cui si inserisce l'azione coesiva dell'Ente rispetto alle manifestazioni del territorio di maggior rilievo e richiamo". "Anche quest'anno – dichiara il consigliere provinciale Mario Scampuddu – la Provincia Olbia Tempio finanzierà le manifestazioni storico-religiose in onore di Nostra Signora di Luogosanto che si svolgeranno durante la 785 edizione della Festa Manna di Gaddura (organizzata quest'anno dai Fidali 1969, presidente Pier Franco Ziruddu), dalla Pro Loco e dall'Amministrazione comunale".
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