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La Costa Smeralda rimane un sogno
Truffati da agenzia di viaggi romana

di Antonella Brianda


OLBIA. Da sempre, in molti sognano la Sardegna e la Costa Smeralda come meta per le vacanze estive. Così, alcune famiglie italiane, nel 2008, hanno messo da parte i propri risparmi per prenotare e realizzare la tanto agognata vacanza che, purtroppo, non si è mai realizzata. Siedono sul banco degli imputati davanti ai giudici della quarta sezione collegiale del Tribunale di Roma, i cinque titolari di un'agenzia di viaggi romana che avrebbero portato avanti una mega truffa nei confronti di ottantaquattro clienti, per un valore di quasi 100 mila euro. Secondo gli inquirenti, i titolari dell'agenzia "I viaggi di Ripalà", si facevano consegnare somme di denaro dai clienti per l'acquisto di pacchetti di viaggio presso tour operator, biglietti presso compagnie aeree, marittime e ferroviarie e prenotazioni di posti all'interno di alcune strutture alberghiere, senza poi portare a termine la prenotazione.


Il fatto risale all'estate del 2008, quando alcune persone si recarono nell'agenzia " I viaggi di Ripalà" a Roma, per prenotare una vacanza, magari in una meta rinomata come la Sardegna e la sua Costa Smeralda. Dopo aver saldato fino all'ultimo centesimo il prezzo della vacanza, non restava altro che andare, l'8 di agosto, poco prima della partenza, a ritirare i biglietti presso la sede dell'agenzia. Ma i vacanzieri si sono trovati la saracinesca dell'attività chiusa, sulla quale capeggiava un foglio con scritto il numero di un fax. I clienti hanno così visto sfumare davanti ai loro occhi la tanto attesa vacanza estiva, oltre che le somme di denaro versate all'agenzia, in alcuni casi anche molto consistenti. Tra i vacanzieri truffati c'era una coppia di fidanzati che aveva scelto come rifugio d'amore, Santorini, in Grecia e aveva sborsato ben 1500 euro per la settimana di relax. C'era poi una comitiva di amici che aveva pagato 390 euro a testa per una settimana a Llorente del Mar, in Spagna. 


Ma c'era anche chi aveva optato per la Sardegna. Una coppia aveva deciso di trascorrere sette giorni a Porto San Paolo e aveva messo da parte 1800 euro per la vacanza. L'isola è stata una delle mete più richieste ai titolari dell'agenzia di viaggi romana che, infatti, oltre al pacchetto comprensivo di soggiorno, avevano venduto anche singoli biglietti navali e aerei da Civitavecchia e da Fiumicino per Olbia. Su ottantaquattro clienti, ben tredici avrebbero dovuto trascorrere la loro vacanza in Sardegna. Una famiglia composta da tre persone, non aveva badato a spese e, fidandosi dell'agenzia "I viaggi di Ripalà", aveva acquistato per cinque mila euro un pacchetto comprensivo di volo e soggiorno alberghiero nell'isola. Peccato che loro, così come gli altri ottantaquattro vacanzieri, siano stati vittime di quella che per la Procura di Roma, sarebbe una truffa a tutti gli effetti.

 

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