Aggredisce il fratello della ex ragazza
G.Aranci, il 44enne era ai domiciliari

di Davide Mosca


GOLFO ARANCI. Era agli arresti domiciliari R.A.G, per aver pestato e sequestrato dieci giorni fa la ex compagna a Baia Caddinas a Golfo Aranci, ma non li ha rispettati e ha tempestato prima di mail e telefonate la ex e poi è uscito di casa ha aggredito il fratello 40enne che abita con la donna e ha spaccato vetrate e porta d'ingresso. L'uomo, 44enne agente di commercio, ieri notte è stato arrestato dai carabinieri del reparto territoriale di Olbia per evasione dagli arresti domiciliari, minacce, atti persecutori e danneggiamento. La stessa furia che lo aveva portato a trascinare per i capelli la ex ragazza dieci giorni fa, a ferire una coppia che tentava di prestarle soccorso, a picchiarla e a sequestrarla si è ripresentata di nuovo, ieri notte.  Deve essere stata troppo forte la tentazione di rivederla, quella donna che era la sua compagna e che ora non lo è più, proprio lì a pochi metri da casa a Baia Caddinas, dove era costretto a stare chiuso, agli arresti domiciliari, come disposto dal tribunale di Tempio. Così il 44enne, di origine milanese residente da anni a Golfo Aranci e con numerosi precedenti di polizia, ha rotto gli indugi. Quegli sms, email e telefonate alle quali non ha ricevuto mai risposta lo hanno convinto ad uscire di casa violando il provvedimento del tribunale. 


L'uomo con una sbarra di ferro in mano è andato direttamente a casa della ex, l'ha chiamata, ha incontrato il fratello della donna e lo ha aggredito e minacciato. Sono intervenuti anche dei vicini di casa e tra questi due fratelli di Golfo Aranci, esperti di arti marziali, che chiamati telefonicamente per una richiesta d'aiuto, sono immediatamente intervenuti per convincere l'uomo a desistere.  Ma per tutta risposta R.A.G., completamente fuori controllo, si è scagliato anche contro di loro andando poi a sfondare le vetrate e la porta d'ingresso dell'abitazione della ex. L'uomo ha desistito solo quando ha visto le macchine dei carabinieri e i militari che gli hanno messo le manette o lo hanno trasportato nella cella di sicurezza degli edifici del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Olbia. 


Ancora sotto shock la popolazione di Golfo Aranci che ancora una volta vive attimi di terrore per un episodio che in molti definiscono già scritto. "Ma cosa stavano aspettando che l'ammazzasse?" è stato il commento di uno dei vicini di casa che ha assistito all'episodio. Troppo spesso, infatti, vengono concessi gli arresti domiciliari a persone che abitano nella porta affianco della loro vittima. Troppo spesso vengono concessi i domiciliari a persone che si sa, possono essere in grado di reiterare un reato in alcuni casi anche più grave. Gli episodi di questi giorni, troppi, devono far riflettere aldilà delle leggi approvate che in alcuni casi risultano ancora essere insufficienti ed inefficaci.


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