OLBIA. "Spiaggia Ira", "Spiaggia dei ferrovieri","Spiaggia del dottore", "Bunte" sono solo alcuni dei nomi con i quali, negli anni, sono state chiamate le varie calette e insenature che caratterizzano la costa di Olbia. Sono tutti nomi inventati, dettati da abitudini e modi di dire che però si discostano enormente da quelli che erano in passato. Durante la seduta comunale di ieri, il consigliere Stefano Fancello ha proposto una mozione per ripristina i toponimi originari delle spiagge olbiesi. Alla base dell'idea del consigliere Fancello, c'è la volontà di ritornare ad utilizzare i nomi così come i nostri nonni facevano. Trovare scritti entrambi i nomi delle spiagge sulla segnaletica stradale, piuttosto che all'interno delle guide e cartine turistiche promosse dal Comune, rappresenterebbe non un passo indietro, ma anzi un passo avanti verso un nuovo modo di valorizzare la cultura sarda. Inoltre, secondo il consigliere Fancello, la trovata sarebbe di forte richiamo turistico, perché rappresenterebbe una caratteristica tutta olbiese. Tanti i consiglieri comunali che hanno espresso il loro parere favorevole circa la mozione sulla toponomastica. Il sindaco Gianni Giovannelli, seppur dicendosi favorevole al cambio dei nomi delle spiagge del litorale, ha però ricordato che, per legge, non è possibile inserire il doppio nome, in italiano e in sardo, all'interno della segnaletica stradale.