OLBIA. Dopo la chiusura della sede distaccata del tribunale a vantaggio delle sede principale di Tempio Pausania, Olbia subisce un ennesimo sopruso. La Giunta regionale, con la delibera numero 33/32 dell'8 agosto scorso, ha votato per l'assegnazione di diciotto posti letto nel reparto di Hospis dell'ospedale tempiese. Diciotto posti che dovrebbero accogliere i malati in fase terminale e i loro parenti. Fin qui non ci sarebbero obiezioni, se solo la Giunta avesse destinato anche posti alla struttura di Olbia che invece, scorrendo il documento della delibera, non figura. A porre l'attenzione sul tema tanto delicato quanto spinoso, è stato l'assessore comunale Rino Piccinnu, durante la seduta odierna del consiglio comunale di Olbia, a cui si è aggiunto l'assessore all'Istruzione, nonché oncologo Natale Tedde. "E' un atto stupido, fatto durante il periodo estivo mentre si stava tutti sotto l'ombrello e rappresenta l'ennesima espropriazione da parte di Cagliari nei confronti del nostro territorio e dei nostri cittadini", ha dichiarato l'assessore Tedde.
All'interno dell'atto aziendale della Asl di Olbia, era stata fatta la richiesta di dieci posti letto nella struttura cittadina e due posti per quella di Tempio. Tale richiesta, però, non è stata presa in considerazione della Giunta regionale che non ha neanche tenuto conto del fatto che il reparto a Olbia è già pronto e basterebbe pochissimo per farlo entrare a pieno regime. Va considerando, inoltre che il distretto sanitario olbiese conta circa 120 mila utenti, mentre quello di Tempio solo 30mila persone. Appare quindi quantomai sproporzionata l'assegnazione di diciotto posti alla struttura tempiese che copre un bacino d'utenza molto più ridotto.
"Dobbiamo agire in fretta ed è per questo motivo che mi appello ai quattro consiglieri regionali di Olbia, affinché si adoperino per far attuare il piano previsto all'interno dell'atto aziendale della Asl cittadina. I nostri concittadini devono poter godere di questo diritto essenziale", ha affermato l'assessore Piccinnu che ha chiesto al consiglio comunale e al sindaco Giovannelli di farsi carico del problema.