OLBIA. Sono partiti da Oschiri che ancora il sole non aveva fatto capolino dai monti del Limbara e armati di zainetti, bandiere e tantissimi sorrisi, sono saliti sui pullman diretti alla volta di Cagliari. L'occasione non era un concerto di qualche cantante famoso o una partita di calcio della squadra rosso blù. L'occasione era la visita nel capoluogo sardo di Papa Francesco, Papa che in queste ore sta catalizzando l'attenzione di tutti, credenti e non. Si sono dati appuntamento alle 3.30 di questo mattino, i fedeli oschiresi che nonostante le tante ore di viaggio, a Cagliari hanno sfoggiato i loro migliori sorrisi e il loro buonumore per salutare e accogliere un Pontefice che da quando è stato eletto non ha fatto altro che sdoganare temi tanto discussi quanto spinosi, come l'aborto, l'omosessualità, la povertà della Chiesa. Da settimane a Oschiri si stava organizzando questo "pellegrinaggio". In tanti volevano essere presenti, nessuno voleva perdersi l'evento da molti definito epocale.
Circa duecento persone sono partite dal paese e sono andate ad aggiungersi alle altre centinaia e centinaia che da tutta la Gallura e l'intera isola, si sono ritrovate davanti alla Basilica di Nostra Signora di Bonaria, dove alle ore 10.30 Papa Francesco ha celebrato la messa e l'Angelus. "E' stata un'emozione unica, Papa Francesco è un grande uomo. Il suo discorso ci ha toccato, ha parlato dei lavoratori e dei precari, ha parlato dell'idolo del Dio denaro e della globalizzazione. Tutti temi che ci fanno riflettere", ha detto una giovanissima presente questa mattina. Questo pomeriggio Papa Francesco ha tenuto un discorso nella Cattedrale di Cagliari e per la sera è previsto l'incontro con i giovani in Largo Carlo Felice.