Enrico Columbanu è stato ritrovato
Il ragazzo si trovava a Cagliari

di Antonella Brianda


OLBIA. Per una famiglia che sta in pensiero, quella di Armando Pinna scomparso a Olbia, un'altra in queste ore sta gioendo e tira un sospiro di sollievo. I genitori di Enrico Columbanu si ricorderanno questo giorno come uno dei più belli della loro vita. Il figlio di 22 anni che da domenica scorsa aveva fatto perdere le sue tracce, è stato ritrovato. Il ragazzo aveva preso un treno diretto per Cagliari, dove grazie ad un controllo delle celle telefoniche agganciate,era stato individuato. Un colpo di testa, magari la semplice voglia di cambiare aria per qualche giorno, da solo, senza avvisare nessuno. Questo è stato il gesto di Enrico. Non una ribellione nei confronti dei genitori, ma la sola voglia di svago, di andare via da un paese che ormai si conosce a menadito e che magari, in quest'ultimo periodo, sta un po' stretto al ragazzo. E allora Enrico ha spento il suo cellulare, si è recato nella stazione ferroviaria di Monti e ha preso il primo treno per Cagliari, così, senza una meta precisa. Senza pensare che a casa, ogni ora che passava senza avere sue notizie, la mamma pensava al peggio. 


Enrico, invece, nella tarda mattinata di oggi, è stato ritrovato a Cagliari dagli uomini del Reparto Radiomobile dei carabinieri del capoluogo, dove si erano concentrate le sue ricerche. I militari sono stati informati della scomparsa del giovane e si sono mobilitati. Le ore immediatamente successive alla sparizione sono, infatti, quelle fondamentali per consentire il ritrovamento delle persone. Se si lascia passare troppo tempo, un individuo scompare tra le gente ed è quanto meno difficile ritrovarlo. Enrico girovagava per la città senza una meta precisa, era sereno e apparentemente tranquillo. In queste ore, la mamma è in viaggio per raggiungerlo a Cagliari, dove è stato trattenuto dagli uomini dell'Arma. Il giovane, nonostante non abbia commesso alcun reato, perché l'allontanamento da casa non è punito dalla legge, dovrà dare delle spiegazioni, almeno ai genitori. 

 

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