di Daniele Giola
SASSARI. Già da tempo era sotto gli occhi di tutti, ora però ci sono anche i numeri: negli ultimi sei anni il mercato immobiliare in Sardegna è precipitato, registrando una contrazione del 47%, con alcuni picchi tra il 2011 e il 2012 che hanno portato a un ritorno dei prezzi delle case a quelli del 2007.
Il trend è confermato anche dai primi sei mesi del 2013. I dati sono stati analizzati da Confcommercio Regionale e Fimaa, per spiegare come, paradossalmente, la crisi possa offrire importanti opportunità di acquisto. Non solo, secondo l'associazione di categoria comprare una casa in questo momento a prezzo più basso e affittarla può portare un incremento di rendita fino al 5%. Nel 2012 sono state registrate 9.864 compravendite in meno rispetto al 2006, in totale 11.328 transazioni con una prevalenza netta di abitazioni di piccole e medie dimensioni. Nei primi sei mesi dell'anno il calo è presente in tutti i territori della regione: la provincia di Cagliari perde il 18% in linea con Nuoro (-19%) e Oristano (-18%), mentre la provincia di Sassari sembra aver rallentato il processo di caduta libera in cui è rimasto a lungo imbrigliato assestandosi a un -8%. L'analisi è stata fatta dall'ufficio studi della Confcommercio Cagliari e dalla Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari. "Dopo anni di dati terribili, salvo sorprese, ci aspettiamo una ripresa del mercato immobiliare nel 2014 con un relativo aumento dei prezzi - ha detto il presidente di Confcommercio Sardegna Agostino Cicalò - Siamo abbastanza ottimisti, il mercato ha bisogno di una sferzata".