Olbia, Cicalò e la sicurezza nelle scuole
"E' fondamentale puntare su questo"

di Antonella Brianda


OLBIA. A Olbia per un incontro a carattere regionale sulla sicurezza nelle scuole, il Dirigente Generale della Protezione Civile della Sardegna, Giorgio Cicalò ha sottolineato l'importanza della prevenzione e del potenziamento della rete territoriale di intervento, anche alla luce di quanto avvenuto lo scorso 18 novembre. "E' fondamentale creare una rete di cooperazione per far sì che venga messa in primo piano quella che è una priorità, ossia la sicurezza all'interno delle scuole. Ciò che fino ad oggi è venuto a mancare e stato sicuramente un coordinamento efficiente. Ecco perché la Protezione Civile incrementerà questo aspetto", ha affermato Cicalò. Il convegno, ospitato all'interno dall'auditorium dell'istituto Amsicora gravemente colpito dall'alluvione e simbolo della ripresa di una città messa in ginocchio dalla furia dell'acqua, si è aperto con la proiezione di un filmato che mostra i danni provocati dal passaggio del ciclone Cleopatra sulla città e all'interno dell'istituto scolastico. 


A prendere la parola anche il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli che, ancora una volta, ha posto l'accento sulla mancanza di fondi per le operazioni di messa in sicurezza delle strutture cittadine: " Come tutto ormai sanno nelle casse del Comune sono presenti 50 milioni di euro, fondi necessari per questi interventi, ma che sono vincolati dal patto di stabilità. Il presidente Letta e i ministri giunti in città a poche ore dall'alluvione avevano promesso che il patto di stabilità potesse essere aggirato, invece ad oggi possiamo disporre di soli cinque milioni di euro, una cifra irrisoria e inadeguata per portare avanti i lavori". 


Presente all'incontro anche Giancarlo Muntoni, capo dell'Ispettorato Forestale di Tempio Pausania che ha sferrato un'accusa ben precisa: "Qui si sta parlando di sicurezza, ma se vogliamo essere sinceri fino in fondo oggi non dovremmo neanche essere in questa scuola, perché la scuola stessa non avrebbe dovuto essere edificata in un'area a rischio. I troppi e spregiudicati condoni fatti negli anni a Olbia hanno portato a questa situazione", ha affermato Muntoni. Alle sue parole è seguita la pronta risposta del primo cittadino Giovannelli che ha chiamato in causa il procuratore della Repubblica di Tempio e ha affermato:" I condoni sono stati tanti anni fa e la colpa è dello Stato non degli amministratori locali. A noi ora servono i soldi per mettere in pratica gli interventi, questo è quello di cui abbiamo bisogno". 

 

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