OLBIA. Tre inchieste nell'arco di pochi giorni, il mancato rinnovo delle nomina a commissario dell'Autorità Portuale del Nord Sardegna e una "pressione mediatica", come lui stesso la definisce, alle stelle. Questo inizio di marzo non è stato dei migliori per l'ex senatore Pdl, Fedele Sanciu protagonista, questa mattina, dell'ennesimo guaio giudiziario. Gli agenti del Corpo Forestale di Tempio Pausania hanno posto i sigilli ad una parte del seminterrato della sua villa Pedres, alle porte di Olbia. L'atto disposto dal sostituto procuratore della Repubblica, Riccardo Rossi, è arrivato in seguito ad un'indagine sull'abitazione dell'ex commissario dell'Autority Port , partita qualche mese fa e riguardante modifiche e ampliamenti della cubatura della villa. A far procedere i magistrati con gli accertamenti è stata una segnalazione giunta negli uffici degli inquirenti. Alla base dell'indagine ci sarebbero le richieste presentate negli uffici comunali di Olbia per trasformare un piano interrato della villa, in una dependance abitabile. Una trasformazione di destinazione d'uso che però non avrebbe atteso l'iter amministrativo del "Piano casa". Quando, circa due mesi fa, gli uomini della Forestale si sono recati nell'abitazione, non hanno trovato una cantina, ma una dependance, con un salone, delle camere da letto, una cucina e dei bagni: circa 250 metri quadri che oggi sarebbero finiti sotto sequestro.
L'ex presidente della Provincia gallurese, su consiglio dei suoi legali, ha preferito non entrare nei dettagli dell'ultima vicenda che lo vede coinvolto. Raggiunto al telefono ha però affermato di essere sereno e fiducioso che la giustizia metterà in luce la realtà dei fatti. Stando a quanto ha dichiarato Sanciu, "l'abuso contestato si riferisce ad una casetta della centralina elettrica sulla quella sono stati i sigilli". "In cinquant'anni - ha proseguito Fedele Sanciu al telefono - non mi è mai successo niente di tutto quello che invece mi sta capitando negli ultimi otto giorni. Sono sicuro che la pressione mediatica intorno alla mia conferma come commissario dell'Autorità Portuale del Nord Sardegna ha portato a tutto questo. Lo dico con franchezza - ha concluso l'ex senatore - sono sinceramente dispiaciuto che la riconferma non sia arrivata, ma auguro al mio successo un buon lavoro". Gli episodi di questa mattina vanno ad aggiungersi ad altri due procedimenti nei confronti dell'ex senatore, avviati negli ultimi giorni: uno riguarda la sua nomina a commissario straordinario dell'autorità portuale, insieme al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, e l'altro provvedimento invece riguarda un'indagine che vede coinvolte alcune società di costruzioni romane. Sanciu solo ieri è stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di circonvenzione di incapace.