Idrocarburi nel Rio San Giovanni
Assessori Spano e Morandi a Olbia

di Antonella Brianda


OLBIA. Lo stato in cui versa una parte del rio San Giovanni e la sua situazione di vera emergenza ambientale sono stati gli argomenti al centro dell'incontro avvenuto questa mattina nel palazzo della Provincia a Olbia, tra l'assessore regionale all'Ambiente, Donatella Spano, quello al Turismo Francesco Morandi, i sindaci di Olbia e Arzachena e il commissario della Provincia Olbia-Tempio, Francesco Pirari. Per un tratto lungo cinque chilometri, il fiume che attraversa il territorio comunale di Olbia e Arzachena, dall'alluvione del novembre scorso è interessato dallo sversamento di migliaia di litri di gasolio e olio combustibile. Le sostanze altamente inquinanti si sono riversate nel rio quando, durante le piogge torrenziali che si sono abbattute sulla Gallura ormai quattro mesi fa, alcune cisterne di una ditta per la produzione di bitume sono finite in acqua. A poche ore dall'accaduto i sindaci di Olbia e di Arzachena avevano provveduto a far partire un'attività di bonifica temporanea che serviva per arginare la fuoriuscita del liquido; intervento al quale avrebbe dovuto seguito una vera e propria opera di bonifica urgente, senza la quale i combustibili rischiano di riversarsi nel mare dell'arcipelago di La Maddalena. I liquidi infatti si stanno dirigendo sempre più vicino alla foce del rio San Giovanni che va a finire nel Golfo di Cannigione. 



Pochi giorni fa era partito un grido di denuncia e di allarme lanciato dal comandante della Polizia Locale di Olbia, Gianni Serra che aveva inviato un'informativa alla Procura di Tempio Pausania per mettere l'accento sulla situazione che a seguito dell'alluvione si è venuta a creare. "Siamo qui per dimostrare la nostra attenzione al problema. C'è la volontà di trovare una soluzione e dobbiamo pensare che la soluzione debba essere trovata da tutti gli enti coinvolti: Comuni, Provincia e Regione. Sensibilizzeremo anche i nostri parlamentari e cercheremo di avere risposte concrete". E' quanto ha affermato stamane l'assessore regionale dell'Ambiente, Donatella Spano. 


Per il reperimento dei fondi necessari a portare avanti le operazioni di bonifica, sono allo studio diverse soluzioni: l'allargamento del patto di stabilità verticale, l'impiego dei pochi fondi disponibili attualmente per un intervento sostituivo ma non risolutivo, la modifica del bilancio regionale e l'attribuzione di fondi regionali per l'emergenza direttamente al capo della protezione civile regionale, Giorgio Cicalò. Quest'ultima ipotesi potrebbe essere quella più praticabile dal punto di vista della tempistica.

 

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