OLBIA. Di ostacoli ce ne sono fin troppi, dalla burocrazia all'ignoranza, dall'inadeguatezza delle strutture fino alla vera e propria discriminazione. Nella giornata mondiale dell'autismo, nasce a Olbia una nuova associazione, "sensibilMente", nata per volere di dieci genitori e volta a quelle famiglie che si ritrovano dall'oggi al domani a dover affrontare il problema. La onlus è stata presentata da Veronica Asara, promotrice dell'iniziativa, questa mattina, nella sala conferenze della chiesa della Sacra Famiglia a Olbia. "In questa giornata particolare abbiamo gli occhi puntati addosso, ma l'autismo dei nostri figli non finisce a mezzanotte -ha dichiarato la Asara-. E' importante mantenere alta l'attenzione, noi come genitori, ogni giorno ci confrontiamo con situazioni di discriminazioni da parte dei coetanei e non solo. Il problema vero è che la gente non conosce l'autismo, il perché di alcuni comportamenti e non conoscendo il problema la tendenza è quella di allontanarsi. Vogliamo intervenire tramite la divulgazione delle caratteristiche di questo tipo di disturbo attraverso mostre fotografiche, rassegne cinematografiche sul tema, convegni ed esposizioni".
L'obiettivo dell'associazione non è certo quello di sostituirsi ai medici per le terapie, ma quello di rendere visibile un fenomeno che oggi è invisibile e che invece è in continua crescita. Gli specialisti dividono il problema in due macro gruppi, autismo ad alto funzionamento e a basso funzionamento. In entrambi i casi vanno seguiti percorsi specifici. Nel primo caso di valorizzazione delle potenzialità altissime di quei bambini, nel secondo di creazione delle strutture e di un sistema di assistenza continua necessaria per i piccoli con quel tipo di diagnosi. "In Sardegna -ha poi proseguito la Asara- non esiste ancora una struttura che si occupi di questi ragazzi , nemmeno con un servizio diurno. Nel tempo ci piacerebbe riuscire a creare delle strutture". E anche Olbia, come riportato quest'oggi, registra delle carenze che andranno colmate in materia, a partire dalle liste di attesa, anche tre anni, per accedere all'unica struttura convenzionata con il sistema sanitario.
L'altro obiettivo è l'assistenza alle famiglie, come ha spiegato la fondatrice della onlus: "A un tratto arriva un medico che ti dice che tuo figlio non è più quello che credevi che fosse. A Quel punto si entra in depressione e viene minato il rapporto di coppia. Ecco noi vorremmo creare dei gruppi di aiuto. Le famiglie che ci sono già passate, possono aiutare quelle che si affacciano a questo mondo". E' bello ascoltare le parole di Veronica quando dice che in fondo "L'Autismo è solo un modo differente di pensare e che un giorno il mondo avrà bisogno di questo diverso funzionamento". "Quando verranno create le condizioni necessarie -ha poi concluso la Asara- questo tipo di disabilità potrà essere trasformata in opportunità.
L'ultimo invito dell'associazione prima della fine della conferenza è rivolto alle famiglie, a tentare di non nascondere il problema e di attivarsi subito per individuare la giusta terapia. Per informazioni si può visitare la pagina facebook sensibilmente-onlus o scrivere alla mail info@sensibilmente.org.